
“...tanto tuonò che piovve…” disse nell’antichità il filosofo Socrate. In questi giorni si è infatti concretizzata la doppia cessione di A.Rebic e A.Silva,per la più classica delle operazioni che rende felici tutte le parti: i giocatori, rinati a maglie invertite, sono ben felici di proseguire le rispettive avventure negli attuali club, e quest’ultimi sono ben contenti di essersi liberati di giocatori scomodi e che di certo non riuscivano a rendere secondo le aspettative.
Chi mi segue sa con quanta premura seguo le trattative del mio Milan e magari qualcuno si sarà domandato come mai quest’operazione era passata sotto il silenzio del sottoscritto. Molto banalmente, ero in attesa dei comunicati ufficiali delle rispettive squadre poiché in questa particolare circostanza un terzo interlocutore, la Fiorentina, si trova indirettamente coinvolto a causa di una clausola che gli garantiva il 50% della rivendita di Rebic ed ero curioso di capire con quali dettagli si era conclusa questa doppia operazione.
Le attuali voci di mercato vogliono infatti Milan e Fiorentina particolarmente attive nel tentare di incastrare una serie di operazioni piuttosto importanti sia per gli uomini coinvolti (Milenkovic e Chiesa) che per possibili le cifre mosse, di conseguenza il Milan ha tutto l’interesse nell’evitare di indispettire l’attuale proprietà viola e l’improvviso buon esito della vendita di A.Silva e Rebic è arrivato come un fulmine a ciel sereno, volevo quindi vederci chiaro per poter esprimere il mio parere su questa vicenda.
Con un certo disappunto sono invece venuto a sapere che l’operazione è stata secretata, di conseguenza solo il bilancio di fine annata potrà chiarire i dettagli di questa vendita, almeno per il grande pubblico. Sono a questo punto curioso di capire quanto possa incidere tale chiusura nel rapporto tra le 2 società italiane e se davvero, come penso, si possa comunque trovare l’incastro giusto per portare a Firenze un discreto flusso economico ed a Milano almeno Milenkovic, il giocatore perfetto tappare più di un buco nell’attuale organico rossonero.
Nell’attesa, trovo giusto spendere un paio di parole su Ante Rebic. Il croato è un giocatore che inizialmente ha faticato a farsi trovare pronto ed alzi la mano chi non sperasse di vederlo partire già nel mercato di gennaio. Io stesso, per quanto estimatore delle sue giocate e del coraggio con cui sistematicamente punta l’uomo, ero piuttosto scettico di vedere una sua ripresa nella seconda parte di stagione. Evidentemente mi sbagliavo, qualcosa è cambiato nella sua testa e complice l’annata particolare abbiamo assistito ad una metamorfosi kafkiana del giocatore che porta oggi ad esultare per il buon esito di questa trattativa.
Anche perché l’altro piatto della bilancia pesa un Andrè Silva di indubbio talento, battezzato positivamente anche da un certo CR7, che però in rossonero ha fatto vedere solo piccoli frammenti del suo repertorio finendo per essere il più classico dei giocatori bruciati. Non possiamo certo prevedere il futuro e quindi è presto per dire se il portoghese diventerà o meno un rimpianto societario, di certo però è che ad oggi l’operazione è completamente da benedire e se dovessi sbilanciarmi in una previsione… bhe difficilmente in futuro guarderò con amarezza questa pagina di mercato rossonero.