Gestione

Il titolo dell’articolo riassume quanto visto sul campo dell’Ezio Scida di Crotone, dove un Milan più pratico del solito ha portato a casa i 3 punti in palio offrendo una prestazione all’insegna della gestione.

Gestione delle forze innanzitutto, considerando che i rossoneri erano al 4° impegno stagionale nell’arco di soli 10 giorni. Ovviamente nulla di inaspettato, sapevamo (anzi, ci auguravamo) che a causa dei preliminari di Europa League si prospettava un vero e proprio tour de force per i giocatori e proprio per questo la vittoria questa sera era tutto fuorché scontata. I ritmi della partita sono stati dettati dal diavolo, che ha attaccato quando doveva e tirato i remi in barca quando necessario, soffrendo (neanche troppo in verità) solo nel finale di gara.

Gestione dell’avversario, che mai è sembrato essere realmente in partita ed anche quando ci ha provato si è sempre trovato invischiato nelle maglie milaniste, che sono state in grado di assorbire ogni principio d’iniziativa e non a caso la casella dei tiri in porta subiti recita a fine partita un fantastico 0. Nonostante ciò che dice il tabellino, il Milan ha avuto diverse occasioni per passare in vantaggio e solo due traverse hanno impedito a Kjaer e Krunic di partecipare alla festa del gol e di rendere il risultato finale più vicino a quanto effettivamente visto in campo.

Gestione della rosa, che non è certo baciata dalla fortuna considerando che i ruoli più scoperti (difensori centrali e punte) sono anche quelli più martoriati dalla malasorte. Alle assenze per infortunio di Romagnoli e Musacchio si erano infatti aggiunte quelle di Duarte e Ibrahimovic causa Covid-19, e questa sera Rebic (sostituto di Ibra) ha riportato un problema ad un braccio che l’ha costretto a lasciare il campo anzitempo ed esclude la possibilità d’utilizzo nel prossimo turno di campionato (in coppa, come ben sappiamo deve ancora scontare l’ultimo turno di squalifica), costringendo probabilmente il giovane Colombo a fare gli straordinari nelle prossime due partite. Altri minuti nelle gambe ed esordio da titolare per Tonali, apparso ancora giustificatamente fuori forma, ed un Diaz meno frizzante del solito a dispetto della prima marcatura italiana. Visibilmente stanco il turco Calhanoglu, sostituito solo nei minuti finali del match e probabilmente fonte di preoccupazione primaria per Pioli, che sa bene di doverlo impiegare anche nello scontro di giovedì contro il Rio Ave nonostante necessiti palesemente d’un turno di riposo.

A questo punto c’è solo da sperare che in mezzo a tutta questa gestione si rischia anche ad averne una ottimale per quel che concerne il riposo ed il recupero delle energie, i ritmi infatti sono serrati e già tra 4 giorni ci sarà il prossimo, importantissimo, impegno.

Mamma li turchi!

La positività di Ibrahimovic al Covid-19 poteva essere il preludio di una giornata funesta per i colori rossoneri, complice anche un sorteggio che ha portato in dote un avversario certamente privo di blasone a livello internazionale, ma anche più in palla e rodato rispetto al Milan.

E certamente vedere andare in vantaggio il Bodoe/Glimt deve aver fatto vedere i sorci verdi a più di un tifoso, che senza il gigante svedese probabilmente si è sentito smarrito e privo del santo a cui votarsi. Fortunatamente però, proprio nel momento più nero di questo 24 Settembre, è Calhanoglu a salire in cattedra offrendo a tutto il popolo rossonero una delle migliori prestazioni da quando è arrivato in Italia nel 2017. Oltre alla doppietta ed all’assist, ormai una piacevole consuetudine, il turco ha anche fornito diversi spunti interessanti, ha condito la sua prestazione con tanta sostanza ed in generale possiamo dire di aver visto finalmente un leader portare la gloriosa casacca n°10.

La serata è anche stata caratterizzata dal primo gol europeo del 2001 Colombo, indicato dalla dirigenza come il vero sostituto di Ibra e che certamente in campo ha fatto il suo dovere timbrando il cartellino con un gol si facile, ma di indubbia importanza. Clienti difficili per Calabria, che conferma un buon momento generale con una prestazione che da mero compitino si è trasformata in buon livello con lo scorrere dei minuti, fino a culminare con un ottimo finale di gara.

Purtroppo però le note liete finiscono qui. Vero, l’avversario era decisamente più in forma dei rossoneri, però non è tollerabile vedere un Theo sbagliare così tanti tempi d’intervento, un Castillejo privo d’incisività anche contro avversari di caratura sulla carta inferiore ed un Pioli apparso quantomeno curioso per quel che concerne i cambi fatti (ancora cerco di capire per quale motivo togliere la fisicità di Colombo, che faceva anche da punto di riferimento la davanti, per inserire un Maldini che ha si svolto bene il suo compito ma che non ha certo contribuito più di tanto a far salire la squadra o a farla respirare quando più lo necessitava).

Mi rendo perfettamente conto, però, che in Italia siamo tutti allenatori senza patentino, quindi tengo per me i dubbi e prendo quello che di buono ha portato questa serata: una qualificazione allo step successivo di questa Europa League, che al netto della sofferenza e del rammarico per l’assenza forzata della nostra stella è certamente, al momento, l’unica cosa che conta.

Come scegliere i giocatori di un team.

Con la release del database di Fifa 21, sebbene ancora parziale, possiamo finalmente cominciare a creare le prime squadre con cui scendere in campo appena avremo il gioco vero e proprio tra le mani. Naturalmente sappiamo tutti che su FUT le squadre non possono essere create a caso, ma vivono di vincoli di ibridazione precisi e necessari affinché l’intero team risulti utilizzabile. Questo però non significa buttare nell’undici titolare dei giocatori a caso purché ibridabili o scegliere direttamente i propri calciatori preferiti, esistono infatti alcuni parametri più importanti di altri in base al ruolo ed al compito che chiediamo di fare alla carta scelta, guardiamoli nel dettaglio facendo però un’importante premessa: Ognuno ha il proprio stile di gioco, di conseguenza solo voi sapete cosa chiedete nel dettaglio ad un giocatore e quindi alcuni parametri potrebbero essere per voi più importanti di altri. Di seguito quindi una linea generale da seguire per essere sicuri di scegliere un giocatore adeguato al ruolo in caso di dubbio:

Portiere = Come ben sapete su FUT i portieri sono scelti principalmente per favorire una più comoda ibridazione, esistono però due parametri da tenere sott’occhio: Riflessi e Tuffo . I RIFLESSI indicano quanto reattivo sarà il portiere nel tentare di parare un tiro in porta, mentre il TUFFO ne determina la capacità di lanciarsi sulla palla in arrivo. Alcuni giocatori danno molta importanza anche alla Presa, che indica la capacità di bloccare un pallone, ma nel corso di una partita tale abilità è chiamata in causa meno spesso.

DC = Argomento delicatissimo quello dei centrali: Alcuni preferiscono i classici giocatori enormi e difficili da saltare, altri piccoletti più agili e che riescono a recuperare in caso di errore, altri ancora una coppia mista. Qualsiasi sia la vostra preferenza, un parametro fondamentale è quello dell’ACCELERAZIONE, ossia il tempo impiegato dal giocatore per raggiungere la velocità massima. Di notevole importanza anche le INTERCETTAZIONI, la MARCATURA ed il CONTRASTO. Da tenere d’occhio ovviamente la VELOCITÀ, i RIFLESSI (ossia i tempi di reazione sulle palle sporche) e l’EQUILIBRIO (la capacità di restare in piedi).

Terzini = Le necessità del terzino dipendono da come li utilizzate: in caso di terzini difensivi i valori da considerare saranno simili a quelli dei DC, mentre in caso di terzini offensivi ecco che dovrete valutare principalmente la VELOCITÀ, i PASSAGGI, il PIEDE DEBOLE e la RESISTENZA. Da tenere d’occhio anche statistiche difensive come INTERCETTAZIONI, MARCATURA e CONTRASTI.

CDC = Similissimi ai DC, anche nel dualismo di chi preferisce bestioni alti 2 metri stile Vieira o chi ama piccoletti instancabili stile Kantè, in aggiunta dovrete prestare attenzione a RESISTENZA, PASSAGGI CORTI, al PIEDE DEBOLE e se amate impostare da dietro anche PASSAGGIO LUNGO e VISIONE (la capacità di servire sul lungo i compagni in base alla loro posizione).

CC/COC/AT = Posizioni complicate da inquadrare, perché altamente personalizzabili. Alcuni giocatori amano usare COC più fisici che permettono alla squadra di salire, altri preferiscono abbassarli CC per sfruttare il loro fisico oltre che la loro tecnica, altri ancora li vogliono veloci per usarli come esterni in moduli che non ne prevedono. In base a come amate giocare, cercate di scegliere le statistiche più adeguate tenendo però sempre bene a mente l’importanza sia delle stelle skills (se le sfruttate, ovviamente) che del piede debole.

Esterni = Come con i terzini, dipende da come li utilizzate. Se sono esterni puri, ad esempio in un 4-4-2, potreste considerare principalmente VELOCITÀ, ACCELERAZIONE, AGILITÀ, EQUILIBRIO, DRIBBLING, RESISTENZA ed in base al modo di giocare PASSAGGIO CORTO e/o LUNGO. Se tendente a tirare spesso con gli esterni, ad esempio in un 4-3-3, allora dovrete prestare attenzione anche al POSIZIONAMENTO (l’abilità di trovare il giusto punto per liberarsi al tiro), alla FINALIZZAZIONE (la precisione con cui si centra la rete in area) ed alla FREDDEZZA (quanto un giocatore può sbagliare a causa della pressione avversaria). In entrambi i casi attenzione a stelle skills e piede debole.

ATT = Naturalmente non conosciamo ancora il meta di FIFA 21, ma bene o male sappiamo che fondamentali risulteranno PIEDE DEBOLE (sicuramente almeno 4, se come in fifa20 allora 5), VELOCITÀ SCATTO, ACCELERAZIONE, FINALIZZAZIONE, POSIZIONAMENTO, EQUILIBRIO e FREDDEZZA. Attenzione anche alla AGILITÀ, ai RIFLESSI ed in base al vostro gioco alle stelle skills.

Infine due parole sul WORKRATE: Questa valutazione indica la tendenza di un giocatore a partecipare ad una manovra, sia essa difensiva oppure offensiva. Un difensore centrale con workrate MEDIO-ALTO (ad esempio Ramos) tenderà ad essere più avanzato rispetto ad un centrale con work-rate ALTO-BASSO (ad esempio Cannavaro), quindi questa statistica sarà da considerare in base al vostro modo di giocare ed a cosa chiedete ad un giocatore (se amate i terzini ancorati dietro cercate di evitare quelli che partecipano eccessivamente alla manovra offensiva, e viceversa ovviamente).

Come fare i primi 100.000 crediti

Argomento caldissimo di questa fase d’attesa del nuovo FIFA 21 è certamente quello di come mettere da parte i primi crediti, quelli che vi consentiranno di fare una bella squadretta iniziale o di dedicarvi ad una compravendita di livello superiore. Vi dico subito che in questa fase d’attesa della release vera e propria del gioco avremo nella WebApp la nostra sola ed unica alleata per cominciare a macinare crediti, quindi consiglio tutti quelli che non hanno confidenza con questo strumento di iniziare a prenderci la mano sfruttando quella di Fifa 20.

Il primissimo modo di fare crediti è quello di sfruttare gli accessi giornalieri ed il contenuto dei pacchetti donati dall’EA. Se faranno come gli altri anni infatti (con l’EA il “se” è sempre d’obbligo) ogni giorno al primo accesso alla WebApp avremo diritto ad un piccolo premio che verrà reso più corposo dal pacchetto di inizio stagione (quello che da il benvenuto su FUT, per intenderci) e dai pacchetti offerti come premio fedeltà se avete giocato la precedente versione di FIFA.
Il consiglio è quello di vendere tutto ciò che è scambiabile, e con tutto mi riferisco anche alle magliette, ai nuovi oggetti stadio, agli stemmi delle squadre e naturalmente anche ai giocatori. In questa fase ogni credito fa brodo e personalmente parlando consiglio di ricorrere allo scarto solo se vedete che proprio non si riesce a piazzare un elemento e solo dopo numerose listate (dopotutto la pila trasferimenti sarà vuota, quindi fare qualche listata in più non arreca nessun dolo).

Così facendo ci saremo procurati un pugno di crediti iniziali, a cui potremo sommare quelli delle partite giocate grazie alle 10 ore offerte dal servizio EA PLAY e quelli dei premi delle Squad Battles (se avete seguito il mio consiglio nell’articolo dedicato all’EA PLAY) che dovrebbero essere assegnati lunedi 5 Ottobre (anche in questo caso, con l’EA il condizionale è d’obbligo). Con questo tesoretto iniziale potremo avviare la nostra prima compravendita: non esiste un metodo unico per far crediti ad inizio game, ad esempio c’è chi preferisce il metodo Bronzini perché non ha molto tempo da dedicare alla WebApp o chi è amante del metodo Argentoni (entrambi consultabili nella sezione “guide fut” di questo sito), personalmente però ritengo che si possano fare più crediti incrociando diverse tipologie di compravendita:

Le SBC iniziali ad esempio saranno davvero popolari in questa fase, anche perché non potendo giocare si tenta di “portarsi avanti” e sicuramente il pensiero di completarle sarà diffuso, complice anche la speranza di sculata in uno dei vari pacchetti proposti. Sapendo questa cosa, potremo andare a sfruttare FUTBIN per vedere quali giocatori sono più popolari in queste sfide e tentare la sniperata per poi piazzarli a prezzo di mercato. Molte persone infatti ignorano il valore di un giocatore e lo mettono in vendita ad una cifra casuale, capita quindi molto spesso di trovare un giocatore “oro non raro” a 500 crediti, con un valore di mercato di 1000. Può sembrare un guadagno irrisorio, ma ribadisco che in questa fase dell’anno ogni credito fa brodo, soprattutto considerando che tante operazioni di questa tipologia potranno fornirci un buon gettito di crediti. Ovviamente non ci sono solo i giocatori più popolari, ad esempio potreste vedere le soluzioni passate in secondo piano ed approfittare di un momento di acquisto favorevole per fare man bassa dei giocatori-chiave (in genere gli esterni o i terzini, ma molto dipende dal modulo proposto dalla SBC) da rivendere appena quella soluzione torna ad essere più economica (quelle ai primi posti infatti ad un certo punto vedranno salire il loro prezzo e quindi scendere nella classifica di convenienza a favore delle sfide attualmente alle loro spalle).

Non tutti quanti però sono bravi nello sniping, soprattutto da WebApp, ed ecco quindi che potreste dedicarvi alle aste (sempre sui medesimi giocatori): in questo caso dovremo effettuare decine e decine di offerte ai giocatori in scadenza cercando di rimanere ai limiti dello scarto o comunque abbastanza sotto il prezzo di mercato, ad esempio se un giocatore si vende a 1000 crediti cercare di prenderlo intorno ai 600). Parlo di decine di offerte perché molto spesso sarete rilanciati oltre la cifra limite che avete stabilito, in genere ogni 10 aste ne riuscirete a portare a casa un paio, ma così facendo avrete massimizzato la spesa e quindi potrete vantare un’ottima resa. Ovviamente se vedete troppa difficoltà nel portare a casa i giocatori scelti potete sempre aumentare la cifra limite, e quindi accettare un margine di guadagno inferiore, oppure semplicemente cambiare nomi.

Potreste anche decidere di ignorare le SBC e ragionare direttamente per ibridazione: ci sono infatti giocatori appetibili a prescindere alle attuali soluzioni proposte da FUTBIN, si può quindi impostare una ricerca per nazioni principali che giocano in campionati principali (ad esempio un tedesco in premier) o ruoli di grande richiesta (ad esempio i terzini).

A prescindere dalla strada scelta, che sia quella dello sniping o delle aste, dovrete seguire la regola sacra della compravendita: lista il più piena possibile, listate di 1 ora e rinnovate ad ogni scadenza (perché ogni volta che proponete le carte in vendita aumentate la possibilità che qualcuno le compri, soprattutto considerando che in genere una carta la si vende in scadenza di asta piuttosto che durante l’ora di vendita vera e propria). Non sottovalutate poi le vendite notturne, poiché il numero di carte sul mercato tende a calare e quindi aumenterete le possibilità di piazzare le vostre. Per integrare la lista, qualora ci siano dei posti liberi ed avete ancora qualche spicciolo, potreste pensare di integrarla con il metodo argentoni.

A questo punto dovreste esservi procurati i primi 20/30k, complimenti! Adesso la strada è in discesa, perché il tesoretto accumulato vi permetterà di effettuare più operazioni e quindi di riempire la lista. Quando la lista inizierà ad essere quasi piena potrete alzare l’asticella: se adesso state facendo compravendita con gli oro non rari potrete integrare le vendite con quelli rari, poi con quelli rari di valore superiore, poi con quelli da gameplay starter e così facendo proseguire in crescendo fino ad avere i vostri primi 100k, cifra fondamentale per iniziare a trattare i giocatori da gameplay veri e propri.

Vi ricordo che per qualsiasi approfondimento sarò in live su twitch la mattina, mi troverete su www.twitch.tv/benwolfers !

Nel segno di Ibra

Avevamo lasciato in campionato un Milan bello e vincente, finalmente consapevole dei propri mezzi e con il veleno d’aver trovato questa forza ormai troppo tardi, quando i punti “che contano” erano ormai stati lasciati lungo il cammino e quindi il 4° posto irrimediabilmente compromesso. Il timore di molti (e le speranze dei gufi) era che è questa carica si andasse esaurendo nel corso dell’estate, che si sciogliesse nella calura d’agosto per restituire alla serie A il vecchio Milan, quello della difesa ballerina, dell’attacco inconcludente e del gioco inesistente.

Sotto lo sguardo di 1.000 fortunati tifosi scopriamo invece un Milan che inizia il campionato esattamente dal punto in cui aveva concluso quello precedente, sfornando una prestazione convincente sotto tanti punti di vista. La dormita del 2° minuto di Bennacer (che stava per mandare in gol Soriano) ha certamente ridestato vecchi fantasmi, ma quest’ultimi sono stati prontamente scacciati da un Milan che con il passare dei minuti è salito in cattedra ed ha conquistato il pallino del gioco prima ed il gol del vantaggio poi (un’incornata di Ibra apparecchiata da un cross spettacolare di Theo, di quelli che i recenti terzini sinistri del Milan non sono mai stati in grado di fare nel corso di interi campionati). La ripresa inizia sulle medesime note del primo tempo, con un Milan che macina gioco e trova il raddoppio con un rigore di, ancora lui, Ibra che mette la ciliegina su di una prestazione da autentico leader. Il Bologna fin qui non è pervenuto e solo l’uscita dal campo al 72° di un fantastico Kjaer permette ai felsinei di affacciarsi alla porta di Donnarumma, che fa ottima guardia e disinnesca ogni tiro (e quando non riesce è il legno a salvarlo) conducendo la sua squadra al 2-0 finale.

Metto l’accento sull’uscita dal campo del danese a testimonianza di quanto urgenti siano le necessità del Milan di procurarsi un ricambio in difesa del medesimo valore dei titolari. Alla voce “tiri in porta” infatti il Bologna ne riporta 4, di cui 3 arrivati (non a caso) quando Kjaer aveva ceduto il posto a Duarte, e (sempre non a caso) tutti i pericoli sono arrivati proprio dal suo fronte. Indubbiamente è entrato nel momento di maggior pressione del Bologna e non era facile fare meglio di un Kjaer a tratti sontuoso, però è innegabile come la difesa perda fiducia e spessore con l’ingresso in campo del brasiliano.

Nonostante queste difficoltà, il Milan esce dal campo con i 3 punti in tasca e la piena consapevolezza nei propri mezzi. Ciononostante non c’è tempo di festeggiare, occorre recuperare le forze perché già questo giovedì ci sarà l’impegno di Europa League da affrontare, ed anche questa volta si andrà a competere con avversari non blasonati, ma con tante partite di campionato nelle gambe: un impegno da non sottovalutare per proseguire il cammino di coppa ed accedere ai gironi della competizione.

Cosa fare nelle 10 ore di EA PLAY

Tra le mille incertezze che caratterizzano lo start di FIFA21 una di quelle più chiacchierate è certamente quella che riguarda l’EA PLAY e come sfruttare le sole 10 ore che mette a disposizione nella maniera più efficiente possibile. Prima di proseguire nella lettura di quest’articolo consiglio caldamente di consultare la guida “partenza perfetta”, in modo tale da sapere anche cosa fare qualora la WebApp venga attivata prima dell’1 Ottobre (ossia ciò che è successo lo scorso anno).

Innanzitutto, cos’è questo EA PLAY? Questo servizio è semplicemente il nuovo nome dell’EA ACCESS, ossia quell’abbonamento-EA già apprezzato lo scorso anno che al costo di 3,99€ al mese consente ai suoi utenti di provare per 10 ore uno dei giochi EA proposti, tra cui ovviamente anche FIFA 21. Le 10 ore possono sembrare molte, ma poiché il conteggio parte dall’avvio dell’applicazione e si conclude solo nel momento della sua chiusura, in realtà avremo a disposizione meno tempo del previsto.

Ed allora ottimizzazione sarà la parola chiave che dovremo avere sempre bene a mente quando decideremo di startare le 10 ore a nostra disposizione. Saltate qualsiasi schermata o filmato (se siete curiosi potete recuperarli su youtube ed al momento sono solo una perdita di tempo), evitate di rimanere incantati ad esplorare ogni singola voce dei menù (o peggio ancora provare le altre modalità) e puntate dritti alle opzioni settando solo quelle fondamentali per poter giocare decentemente: i tasti, la telecamera e l’audio di gioco.

A questo punto potrete entrare in FUT e dopo aver sbrigato le “pratiche” di avvio del club assicuratevi di avere accesso al mercato (salvo precedenti ban dell’account o nuovi profili non dovreste avere problemi) per poi uscire dallo stesso FUT e chiudere l’applicazione. Avete capito bene, perché come abbiamo detto in precedenza ottimizzazione sarà il nostro mantra ed è proprio in suo nome che eviteremo di sprecare preziosi minuti di gioco svolgendo attività che possiamo invece effettuare altrove. Ovviamente mi riferisco alla WebApp, preziosissima alleata poiché ci permetterà di gestire la rosa, i moduli, gli spacchettamenti ed in generale tutto ciò che non è gameplay perché, alla fine della fiera, quello che dovremo fare in queste 10 ore è semplicemente GIOCARE.

In particolar modo a partire dalla scorsa edizione di FIFA sono diventati molto importanti gli obiettivi e tutto lascia pensare che lo saranno anche quest’anno e che saranno anche disponibili da subito, dovrete quindi consultarne le richieste da WebApp ed appuntarvi su di un foglio (fa molto anni 2000, lo so, ma credetemi che è fondamentale) tutto ciò che è richiesto. Segnatevi quindi le giornaliere, eventuali giocatori regalati, le richieste delle “base” ed in generale tutto quello che è facilmente ottenibile nelle poche ore di gioco a disposizione. Molto spesso infatti gli obiettivi permettono di completare più richieste con una singola partita, ad esempio potrebbero chiedervi di vincere una partita in modalità Squad Battles, ma anche di segnare un gol da fuori area o di fare assist con un giocatore francese, e con un pizzico di organizzazione potrete portarvi a casa 3 richieste con una sola partita (e quindi risparmiare tempo di gioco).

A proposito di Squad Battles, è proprio questa la modalità che consiglio di affrontare per prima, poiché oltre a garantirvi dei premi settimanali (ogni lunedì) è anche quella che consente l’approccio più morbido poiché vi permette di settare la difficoltà più adeguata alle vostre mani. Vi invito a non sottovalutare la cosa, poiché essendo un capitolo nuovo questo FIFA potrebbe avere un gameplay differente da quello a cui siete abituati, e complice anche la squadra certamente più scarsa di quella fin qui utilizzata in FIFA20 gettarvi subito online potrebbe portarvi ad inanellare una serie di sconfitte proprio quando invece dovreste ottimizzare ogni singolo incontro. Dopo aver preso confidenza con i cambiamenti del meta, aver testato i giocatori a disposizione, aver completato gli obiettivi offline ed esservi anche messi da parte qualche punto per i premi (che non fa mai male), allora e solo allora consiglio di cimentarsi anche nelle Rivals, in modo tale da completare eventuali obiettivi ed anche iniziare a mettere in cascina sia i punti per i premi (del giovedì) che quelli necessari alla qualificazione nella WL. Ricordate che da quest’anno le Rivals garantiscono crediti ogni prima promozione di divisione, quindi fare bene in queste prime partite potrebbe anche garantirvi un discreto gruzzoletto da gestire sul mercato.

Mercato che, come tutto quello che non è puro gameplay, sarà naturalmente da gestire da WebApp. Potrete fare le SBC iniziali, dare la caccia ad obiettivi di mercato, tentare qualche sniperata, impostare una divisa diversa o in generale tutto ciò che vi passa per la mente e che è possibile fare dal web.

Vi ricordo che il servizio EA PLAY è un abbonamento, di conseguenza ricordatevi di disattivare il servizio dopo qualche giorno di prova qualora non siete interessati agli altri vantaggi o se l’acquisto è motivato dalla sola release di FIFA, potreste altrimenti ritrovarvi con prelievi indesiderati. La cosa ideale per sfruttarlo pienamente è attivarlo ed impostare un allarme ad un paio di giorni dalla scadenza, in modo tale da aver avuto il tempo di sfruttare tutte le sue potenzialità e prendere quindi la decisione più idonea.

Un ultimo consiglio: evitate di consumare subito tutte le 10 ore messe a disposizione dall’EA PLAY, potrebbe infatti capitare che l’EA decida di mettere nuovi obiettivi nei giorni successivi al lancio del servizio (magari facili da fare, ma con tempi di scadenza brevi) ed esservi bruciati subito le ore potrebbe impedirvi di completarli. O magari circolerà la voce di un bug che vada ad estendere le 10 ore, ma che non è applicabile se il conto alla rovescia ha già toccato lo zero. Cercate quindi di conservarvi del tempo di gioco, l’ideale è distribuire le 10 ore nel corso di più giorni in modo tale da avere anche maggior freschezza durante le partite, e si sa che essere più lucidi e riposati porta sempre risultati migliori.

Naturalmente questa è la mia visione di come deve essere sfruttato questo tempo a disposizione, qualcun’altro potrebbe dirvi che se siete abili nello sniping potreste portarvi a casa chissà quali occasioni sfruttando i crediti fatti con i pacchetti iniziali*, altri potrebbero consigliarvi di giocare i draft online (ribadisco online, i premi dei draft offline sono irrisori) perché è facile portarsi a casa dei pacchetti invitanti**, altri ancora potrebbero proporvi chissà cosa. Siete ovviamente liberi di fare come preferite, dopotutto il bello del gioco è anche questo.

*Così facendo però non sarete certi del risultato: magari portate a casa roba buona, ma potreste anche gettare due ore senza ottenere i risultati sperati.
**Anche in questo caso non sarete certi di quel che troverete nei pacchetti, inoltre ad inizio gioco potreste non avere l’abilità di vincere il draft e perdere la prima partita 9/10 non restituisce i crediti/FifaPoints “investiti”.

Buona la prima!

Inizia nel migliore dei modi la stagione del Milan che, con una vittoria convincente, si porta a casa la qualificazione al prossimo turno di Europa League.

Indubbiamente gli irlandesi non erano del medesimo livello, ma è risaputo che la prima partita della stagione non è mai da prendere alla leggera, soprattutto quando gli avversari sono in palla grazie alla grande differenza di partite giocate e quindi di benzina nelle gambe.

Fortunatamente lo Shamrock non è stato sottovalutato dai rossoneri, che dopo un inizio un filo contratto hanno preso il pallino del gioco prima e l’intera posta in palio poi, convincendo soprattutto nel secondo tempo (con un risultato che, a conti fatti, risulta essere addirittura un filo stretto).

Personalmente sono rimasto colpito dall’ottima prova di Calhanoglu, che sembra ormai essere un giocatore completamente diverso da quello che vivacchiava in campo prima del lockdown imposto dal covid-19. Il fantastista turco pare essere già in forma, gioca in campo privo della benché minima pressione e regala ottime giocate, condendo la prestazione con un gol e soprattutto un assist davvero al bacio, avidamente realizzato da un implacabile Zlatan Ibrahimovic. Di negativo invece devo segnalare qualche pallone di troppo perso in fase di impostazione da Kessie (non è certo quello il suo compito, ma contro avversari qualitativamente superiori sono errori che rischi di pagare caro) ed un paio di incertezza del giovane Gabbia (giustificate si dall’età, ma che ancor di più sottolineano come la rosa del Milan necessiti urgentemente di un puntello in difesa per potersi definire completa).

Ad ogni modo, buona la prima ed ora sotto con i prossimi impegni, il campionato incombe e tocca recuperare le forze poiché, vista l’incertezza di questo calcio post-covid-19, nessuno regalerà niente.

Playstation5:quando conviene prenderla?

Nel Playstation Showcase di ieri sera finalmente è stato tolto il velo sulla data di release della Playstation 5 e sul prezzo delle due versioni presentate: a partire dal 19 Novembre avremo l’occasione di portarci a casa la console completa di lettore a 499€, mentre la versione priva del supporto ottico (e quindi solo “digitale”) sarà disponibile a 399€.

Finalmente sappiamo quando uscirà la next-gen targata Sony ed anche a che prezzo, quello che ora tocca decidere è, banalmente, quando conviene comprarla. Quel che è certo è che ci saranno un sacco di “vittime della scimmia” che non resisteranno alla tentazione e si sentiranno quasi “in obbligo” di prenderla al D1, ma ragionandoci a mente fredda quello è anche il momento peggiore per prenderla: Probabilmente troverete code (o dovrete girare per trovarla), il prezzo è certamente quello più alto possibile (dalla release in poi può solo scendere) ed i giochi a disposizione saranno il minimo indispensabile.

La prima domanda da porsi, a mio avviso, è proprio sul fronte videoludico: a quanti titoli di lancio sono interessato? E quanto potrebbero durarmi?

Ha davvero poco senso correre a comprare la console al D1 se siete interessati ad un singolo titolo, che magari dopo 1 mese avete anche platinato. Vista l’incertezza sulle release post-lancio, rischiereste di passare mesi in attesa di un secondo videogioco (o, peggio ancora, comprare qualcosa che vi piace a metà solo per ammazzare il tempo), e forse a conti fatti conveniva aspettare a prendere l’intera console piuttosto che spendere 570€ per il singolo titolo giocato.

La seconda domanda da porsi è la seguente: Ho davvero bisogno di una nuova console?

Il ragazzetto immaturo risponderà istant “assolutamente si”, ma soffermandosi un secondo a ragionare prima dell’acquisto potreste scoprire di avere ancora tanti titoli già usciti da recuperarvi, e potreste approfittare di questo periodo di transizione per farlo. Inoltre potreste sfruttare tutti quelli che sono corsi a vendere ciò che avevano per finanziarsi l’acquisto della Ps5 e quindi recuperare ciò che desiderate ad un prezzo molto più basso del previsto.

Inoltre anche l’esperienza passata invita ad un istante di riflessione. Nelle scorse generazioni abbiamo notato casi di console assemblate e distribuite in tutta fretta a causa della release ormai dichiarata e più di una volta la prima “infornata” venduta ha registrato una percentuale di copie difettose ben più alta di quella successiva. Restano percentuali ridotte, ci mancherebbe, ma a nessuno fa piacere acquistare qualcosa di difettato e magari rimanerne privo per mesi in attesa che l’assistenza faccia il suo dovere.

Infine, ma solo per dovere di citazione, occorre anche sottolineare come ormai il mondo delle console sia funestato dalla “moda” delle revisioni, quindi quando effettuate un acquisto già sapete che uscirà entro un paio d’anni un modello “evoluto” più performante e, complice il discorso delle attese sopra citato, potreste anche pensare di tirare la carretta con l’attuale Ps4 per poi prendervi la Ps5 direttamente revisionata.

Quindi, quando conviene comprare una Ps5?

Alla luce di quanto analizzato, a mio avviso il momento migliore per prendere la Playstation 5 è qualche mese dopo il lancio. In questo modo si andrà a ridurre il pericolo del modello difettato (potremo infatti raccogliere feedback da chi farà da “hardware-beta-tester” al posto nostro) e daremo anche tempo a più titoli di arrivare in modo tale da godere di maggiore libertà di scelta al momento dell’acquisto.

Quale console NEXT-GEN comprare?

La nuova generazione di console è sempre più vicina ed ogni istante che passa rafforza il grande interrogativo di ogni appassionato: quale console next-gen comprare?

Prima di sviscerare l’argomento è doveroso partire da un presupposto, piuttosto scontato a dire il vero, ma da tenere bene a mente: potendoselo permettere, l’ideale sarebbe averle tutte. Quest’ovvietà deve essere obbligatoriamente citata perché ogni piattaforma offre vantaggi di cui un giocatore a tutto tondo dovrebbe godere.

Purtroppo però non siamo tutti imparentati con i Berlusconi o i Ferrero di turno, di conseguenza capita di dover effettuare delle scelte per quel che riguarda la gestione del nostro budget, ed essendo i videogiochi un ludos piuttosto costoso difficilmente, almeno agli inizi, potremo godere dei vantaggi dell’intera next-gen. A mio avviso il discorso si deve scindere in 2 grandi tronconi ed ognuno di noi deve porsi una domanda: siete videogiocatori a tutto tondo, oppure (visto che mi seguite) siete solo amanti di FIFA?

Se siete videogiocatori a tutti tondo, a mio avviso il passato inciderà tantissimo nella scelta finale. Se siete amanti di una particolare esclusiva è naturale acquistare la console che vi garantisce, in caso di release futura, di poter continuare a giocare alla saga tanto amata. Inoltre è probabile che nel corso del tempo abbiate apprezzato più titoli legati a quella specifica console, ed ovviamente le possibilità di vederne realizzati i seguiti sulla medesima console di next-gen sono notevoli. Senza contare che nel tempo è possibile che abbiate stretto delle amicizie videoludiche che vorreste poter continuare a coltivare, ed anche in questo caso è più probabile che si decida di proseguire con la console successiva a quella già utilizzata. In questo caso quindi il mio consiglio è quello di rimanere fedeli al marchio della console già posseduta per proseguire insieme l’avventura anche nella prossima generazione, magari valutando bene i titoli in release al lancio per stabilire il momento migliore d’acquisto.

Se invece siete solo amanti di FIFA il discorso cambia, perché con il passare del tempo la forbice che separa l’esperienza xbox e quella playstation si sta allargando a favore della console targata Sony, che offre un maggior bacino d’utenza e tutti i vantaggi di mercato che ne conseguono. Fortunatamente non siamo ancora ai livelli di esperienza totalmente piatta offerta su Pc, ma è innegabile che l’esperienza xbox sta rapidamente galoppando proprio in questa direzione e poiché l’acquisto di una console next-gen vincola per anni a tale scelta la fruizione dei prossimi capitoli di FIFA, non me la sento davvero di consigliare l’acquisto di una console che potrebbe offrire nel prossimo futuro un’esperienza meno appagante. Nei prossimi giorni rilascerò un articolo che parla nel dettaglio di quando effettuare l’eventuale acquisto.

Ovviamente esiste anche una terza possibilità, ossia non appartenere a nessuno dei 2 tronconi citati perché nuovi dell’universo videoludico. Se interessati a FIFA ed alla compravendita vale il medesimo discorso fatto per chi si conferma amante di FIFA, se invece non siete particolarmente interessati probabilmente l’Xbox è la console che potrebbe fare per voi: la microsoft tenterà tramite i servizi di rosicchiare il terreno perso nei confronti della Sony e già da adesso si intravedono ghiottissime occasioni per chi si è perso ottimi titoli. Probabilmente sarà questa la console che vi permetterà di “giocare di più, pagando di meno” ed è quindi, a mio avviso, il terreno ideale per chi si affaccia per la prima volta al mondo dei videogiochi.

Ps – Inutile specificare che l’articolo è basato, come da titolo, solo sulle console next-gen e quindi non prende in considerazione il Pc gaming o la Nintendo Switch (che ad oggi non ha ancora annunciato ufficialmente una nuova console, per quanto da mesi si vociferi dell’esistenza di un futuro modello “pro” a 4k). Inutile specificarlo dicevo, ma lo faccio ugualmente perché, conoscendo l’utente medio, qualcuno probabilmente era già pronto a sottolineare l’assenza appena citata. Vi conosco, mascherine.

Cambio giro

“...tanto tuonò che piovve…” disse nell’antichità il filosofo Socrate. In questi giorni si è infatti concretizzata la doppia cessione di A.Rebic e A.Silva,per la più classica delle operazioni che rende felici tutte le parti: i giocatori, rinati a maglie invertite, sono ben felici di proseguire le rispettive avventure negli attuali club, e quest’ultimi sono ben contenti di essersi liberati di giocatori scomodi e che di certo non riuscivano a rendere secondo le aspettative.

Chi mi segue sa con quanta premura seguo le trattative del mio Milan e magari qualcuno si sarà domandato come mai quest’operazione era passata sotto il silenzio del sottoscritto. Molto banalmente, ero in attesa dei comunicati ufficiali delle rispettive squadre poiché in questa particolare circostanza un terzo interlocutore, la Fiorentina, si trova indirettamente coinvolto a causa di una clausola che gli garantiva il 50% della rivendita di Rebic ed ero curioso di capire con quali dettagli si era conclusa questa doppia operazione.

Le attuali voci di mercato vogliono infatti Milan e Fiorentina particolarmente attive nel tentare di incastrare una serie di operazioni piuttosto importanti sia per gli uomini coinvolti (Milenkovic e Chiesa) che per possibili le cifre mosse, di conseguenza il Milan ha tutto l’interesse nell’evitare di indispettire l’attuale proprietà viola e l’improvviso buon esito della vendita di A.Silva e Rebic è arrivato come un fulmine a ciel sereno, volevo quindi vederci chiaro per poter esprimere il mio parere su questa vicenda.

Con un certo disappunto sono invece venuto a sapere che l’operazione è stata secretata, di conseguenza solo il bilancio di fine annata potrà chiarire i dettagli di questa vendita, almeno per il grande pubblico. Sono a questo punto curioso di capire quanto possa incidere tale chiusura nel rapporto tra le 2 società italiane e se davvero, come penso, si possa comunque trovare l’incastro giusto per portare a Firenze un discreto flusso economico ed a Milano almeno Milenkovic, il giocatore perfetto tappare più di un buco nell’attuale organico rossonero.

Nell’attesa, trovo giusto spendere un paio di parole su Ante Rebic. Il croato è un giocatore che inizialmente ha faticato a farsi trovare pronto ed alzi la mano chi non sperasse di vederlo partire già nel mercato di gennaio. Io stesso, per quanto estimatore delle sue giocate e del coraggio con cui sistematicamente punta l’uomo, ero piuttosto scettico di vedere una sua ripresa nella seconda parte di stagione. Evidentemente mi sbagliavo, qualcosa è cambiato nella sua testa e complice l’annata particolare abbiamo assistito ad una metamorfosi kafkiana del giocatore che porta oggi ad esultare per il buon esito di questa trattativa.

Anche perché l’altro piatto della bilancia pesa un Andrè Silva di indubbio talento, battezzato positivamente anche da un certo CR7, che però in rossonero ha fatto vedere solo piccoli frammenti del suo repertorio finendo per essere il più classico dei giocatori bruciati. Non possiamo certo prevedere il futuro e quindi è presto per dire se il portoghese diventerà o meno un rimpianto societario, di certo però è che ad oggi l’operazione è completamente da benedire e se dovessi sbilanciarmi in una previsione… bhe difficilmente in futuro guarderò con amarezza questa pagina di mercato rossonero.